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Yama – principi morali verso gli altri

YAMA - Principi morali verso gli altri e sui rapporti con la società

Riprendiamo l'approfondimento sui principi morali, con i dettagli sui punti di Yama che, come abbiamo visto nel precedente articolo, significa letteralmente controllo e si riferisce ad una condotta controllata per rispettare gli obblighi verso gli altri, essendo parte della Coscienza Infinita.

 

1) AHIMSA – non violenza di pensieri, parole e azioni, verso gli altri e verso sé stessi.

Ogni forma di violenza infierisce fisicamente, moralmente e psicologicamente ed è da riferirsi in egual misura alle persone, agli animali ed alla natura. Il nostro sforzo dev’essere quello di evitare di danneggiare qualsiasi forma di vita o, almeno, causare il minor danno possibile.

Il concetto di non violenza si applica a pensieri, parole ed azioni, verso sè stessi e verso gli altri; il lavoro individuale è quello di portare armonia all'interno della nostra persona, pertanto deve esserci equilibrio tra ciò che diciamo, pensiamo e facciamo. 

Ogni momento della nostra esistenza può essere violento o non violento; l’importante è saper valutare cosa va oltre il consentito, diventando un pericolo per qualcuno e bloccandone la crescita. 

Il concetto di ahimsa comprende l’autodifesa entro i limiti del consentito: non bisogna subire le azioni e le parole degli altri o venire sfruttati, ma è doveroso difendere la propria identità ed il divino che risiede in ognuno di noi.

 

2) SATYA – verità benevola, ovvero usare le parole con intenzione positiva e desiderio di fare del bene.

Le cose vanno sempre dette come sono ma la verità può ferire o causare danno. Infatti, in base alle circostanze, si può scegliere di astenersi o di usare parole meno dirette, considerando il benessere altrui. Anche scegliere un momento particolare per dire una verità "scomoda" a qualcuno è applicare satya. Inoltre, bisogna saper distinguere la verità oggettiva da quella soggettiva.

 

3) ASTEYA – non rubare e non privare gli altri del dovuto. Il furto può quindi coinvolgere oggetti, opportunità e tempo.

Il furto può essere di diverse tipologie:

- riferito ad oggetti materiali, di cui si entra in possesso in modo disonesto e senza fatica per ottenere tali oggetti;

- psichico, ovvero un furto attuato mentalmente in quanto l’azione origina prima nella mente;

- privare gli altri di ciò che è loro dovuto, diventando responsabili di una loro perdita;

- pensare di privare qualcuno di ciò che gli è dovuto.

Seguire asteya significa applicare ahimsa, in quanto qualsiasi forma di furto causa danno ad altri.

 

4) BRAHMACARYA – riconoscere l’Energia Cosmica, ovvero la divinità, in tutto ciò che ci circonda.

Brahma significa Creatore, divinità, carya significa la mia condotta, perciò si può tradurre Brahmacarya come la mia condotta divina, che comprende anche tutti gli altri principi di Yama.

Talvolta Brahmacarya viene descritto come castità ma è un precetto che riguarda i monaci, che quindi hanno deciso di dedicare la propria vita al servizio della società, sublimando così la necessità di avere una famiglia propria e considerando come famiglia il mondo intero. Applicare Brahmacarya, oltre che a farci comprendere esigenze e comportamenti altrui, ci permette di arrivare a sentire Santosa, la contentezza quotidiana prescritta tra i Niyama, in quanto anche noi come singoli facciamo parte del tutto.

 

5) APARIGRAHA – non indulgere in cose superflue; letteralmente non accumulare l’eccesso.

I bisogni variano da persona a persona e quindi anche dalle rispettive condizioni di vita. Infatti, i parametri variano in base a tempo, luogo e persona. Ognuno però ha la possibilità di ridurre il proprio concetto di comfort e condividere l’uso dei propri beni con gli altri.

 

Se sei interessato ad approfondire questi argomenti, rimani connesso con i nostri canali di comunicazione. Tratteremo i principi morali nel dettaglio e con esempi pratici, nel corso degli incontri dedicati alla meditazione in corso di programmazione. Troverai maggiori dettagli nella pagina dedicata

Per informazioni contatta la segreteria: tel. +39 375 504 6844 e-mail info@yoghattha.com

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